Il romanzo, dalla trama apparentemente semplice, si trasforma pagina dopo pagina in un folle viaggio nel vissuto e nell’inconscio del protagonista, che ci sorprende continuamente. Il personaggio di Maxwell Sim, le sue azioni e il suo destino, si fondono lentamente con quelli del suo idolo di bambino: un velista degli anni Sessanta, famoso per aver tentato di circumnavigare il mondo in solitario, ma morto suicida e in preda al delirio per aver dovuto fingere di averlo fatto, al fine di evitare la delusione di suoi fan. Si tratta di una storia avvincente e malinconica, adatta a chi non si lascia spaventare dall’introspezione e dalle considerazioni esistenziali ma, allo stesso tempo, ama i colpi di scena.
VOTO 30 FERMATE: Emotivamente impegnativo. È un romanzo scorrevole che, tuttavia, richiede un buon metabolismo per essere digerito alla primissima lettura. Potremmo, forse, definirlo un “libro da ombrello”, perché si abbina bene ad una giornata uggiosa, quando il cielo grigio sopra di noi ci ricorda che in Inghilterra, terra di ambientazione del romanzo, la pioggia è una compagna di vita.
CITAZIONE: “Siamo così ben assortiti che vorrei chiederti una cosa. Vuoi sposarmi? Dico sul serio. Al giorno d’oggi gay e lesbiche possono sposarsi, quindi perché un uomo non dovrebbe sposare il suo navigatore satellitare? Che male c’è? Pensavo fossimo tutti liberali, tolleranti e comprensivi in questo paese. Avanti, che ne dici? Vieni a vivere con me e diventa mia moglie. Qual è la tua risposta?”
- Proseguire su questa autostrada.
Beatrice Palazzoni