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IL SEGRETO DI RIVERVIEW COLLEGE , , , ,

Londra 1665. La peste induce gli abitanti alla pazzia e al trionfo della superstizione. La città diviene teatro di morte e sofferenza. La piccola Katie nasconde uno scrigno in cantina. Perché? Cosa vuole nascondere? Da chi? Katie si ammala e muore dopo la sua famiglia. Dopo un anno il grande incendio di Londra spazzerà via la sua casa, lasciando intatta la cantina. Il suo tesoro è salvo. La scena si sposta nel 1900. La piccola Laura trova lo scrigno nella cantina di quella che ora è la sua casa. Lo nasconde nella sua stanza al Riverview College. Perché? Cosa vuole nascondere? Da chi?

 

Laura è una ragazza sveglia. Ha perso entrambi i genitori in un incendio, dopo il quale è stata affidata al suo avvocato tutore. È segretamente innamorata della sua insegnante Matilda Gray, la quale sa bene quali possano essere le conseguenze di un tale scandalo in un collegio femminile, dove non è permessa nemmeno l’amicizia tra alunne e maestre. Matilda diventa però l’unica depositaria del segreto di Laura, che, dopo aver inviato una cartolina da un viaggio in Italia intrapreso col suo tutore, con un messaggio segreto svela il nascondiglio dello scrigno. Cosa vuole dirle Laura? È una richiesta d’aiuto? Matilda ne vuole sapere di più.

Ha inizio così una serie di rivelazioni che riguarda gli antenati di Laura, una faccenda avvenuta ai tempi della peste, che si riallaccia con quanto riferito al principio e tratta di tradimento e vendetta. Ha inizio inoltre un viaggio nei posti più segreti di Londra, la cui storia scorre sotto la sua superficie, grazie all’aiuto di un collezionista misantropo, che poi lascia spazio al professor Fleming, esperto della storia della capitale britannica.

Sono le figure femminili ad essere più determinate, sono loro che escogitano i piani e deducono le soluzioni. Matilda rappresenta le istanze femministe di inizio Novecento, ribellandosi alla società bigotta inglese, che educava le donne ad essere brave mogli e a non avere aspirazioni, che condannava un artista come Wilde in nome del buon costume e che metteva in secondo piano la felicità umana in nome della buona reputazione.

VOTO 30 FERMATE: Goga è amante del periodo storico, del tema amoroso e della questione femminile, come dimostrano i suoi lavori precedenti. Se poi leggerete in metro a Londra i passi del romanzo ambientati durante i viaggi in metro a Londra si aprirà un vortice spazio temporale che vi risucchierà all’istante. Volete perdervi quest’emozione?

CITAZIONE: «Addirittura!» Mrs. Westlake si portò una mano davanti alla bocca. «Cara, adesso però mi ha incuriosito da morire. Cosa avete combinato? Avete fatto irruzione nella casa di una povera vecchietta e l’avete svaligiata? Ne parlano tutti i giornali, della banda di rapinatori di Mayfair, ma francamente non immaginavo che i professori universitari e le insegnanti venissero pagati così poco…»

«Oh, la smetta!» la implorò la ragazza alzando le mani. «E va bene, glielo dico, ma lei mi deve giurare che terrà la bocca chiusa.»

«Lo giuro» disse Mrs. Westlake trionfante, sollevando la mano destra. «Sarò muta come un pesce.»

«Siamo entrati nella casa degli Ancroft per dare un’occhiata alla cantina. È lì che abbiamo trovato la cassetta di ferro.»

«Mi sta dicendo che ha fatto irruzione dagli Ancroft? Insieme al professore?»

«Sì, per strada c’è una botola, la usavano per portare in cantina le merci…»

Le sopracciglia di Mrs. Westlake si inarcarono quasi fino al soffitto. Poi la donna puntò le braccia sui fianchi e disse: «Mia cara, nemmeno per i miei romanzi avrei potuto escogitare un’avventura così eccitante! Botole, cantine buie, cassette misteriose… Meglio dell’Isola del tesoro di Stevenson!»

 

Libero Iaquinto

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