Karl Kraus, giornalista e scrittore austriaco ed ebreo, nel 1933 inizia a scrivere critiche e riflessioni sul regime nazionalsocialista, sui suoi gerarchi, sulla sua ideologia. Ne nasce La terza notte di Valpurga, ovvero una feroce critica a Hitler e al suo regime. Alternando episodi a lui contemporanei, teorie naziste e ragionamenti filosofici, Kraus riesce a smontare, e in alcuni casi ridicolizzare, tanti aspetti del nazismo e della sua ideologia, evidenziandone banalità, contraddizioni, crudeltà e pericolosità. Tutto il testo è scritto con una capacità di espressione e di pensiero notevoli, in grado di colpire sempre l’obiettivo con grande verve e abilità linguistica. Kraus già nel ‘33 denuncia la persecuzione degli ebrei (“Crepa giudeo!”) e la violenza nazista verso gli oppositori; si chiede malinconicamente come il popolo tedesco creda alle promesse di Hitler, come si sia arrivato a questo punto: “Chi mai si affiderebbe a un Fuhrer?”.
La terza notte di Valpurga non fu mai pubblicato dallo scrittore e uscì postumo solamente nel 1952. In molti si chiedono se una sua pubblicazione durante gli anni Trenta non avrebbe portato alla luce tutta la pericolosità del nazismo e non avrebbe in qualche modo cambiato il corso degli eventi.
VOTO 40 FERMATE: Se il viaggio necessita di una lettura impegnata e profonda, la terza notte di Valpurga si candida ad essere la soluzione ideale. Non si pensi di leggere questo libro a cuor leggero o distraendosi al minimo rumore: la Valpurga di Kraus richiede concentrazione e costanza. L’impegno sarà tuttavia premiato con una lettura brillante ed esaustiva.
CITAZIONE: Su Hitler non mi viene in mente niente. Sono consapevole di essere rimasto con questo risultato, frutto di tanto pensare e di tanti tentativi di comprendere gli eventi e la loro forza motrice, molto al di sotto delle aspettative. […]Ma ci sono dei mail di fronte ai quali il cervello che sta dentro la testa e ha la sua parte in tali azioni, si considera incapace di qualsivoglia pensiero.