“Alla pari” di Claudia De Lillo (Einaudi)
Leggendo questo libro della De Lillo (già fiera proprietaria dello splendido e divertentissimo blog nonsolomamma) seguiamo i mesi italiani di Alice come fossimo accanto a lei (la struttura epistolare ci aiuta: tutto è ricostruito attraverso le email che la ragazza invia a familiari e amici), ci sentiamo insicuri come lei all’inizio, quando tutto è nuovo e incerto, ed impariamo ad affezionarci alla sua famiglia acquisita e agli strampalati personaggi che incontra.
I personaggi sono il punto forte del romanzo: molto ben caratterizzati e descritti, emergono prepotentemente dalla trama, che è abbastanza semplice, e costruiscono un micro-mondo nel quale ci si sente davvero a proprio agio. Una nota di merito in particolare a Matteo, il piccolo della famiglia Ranieri, che gira mascherato in base all’umore del giorno, fa lunghi discorsi con il suo amico immaginario Gogolagno (storpiatura del più noto supereroe aracnide) e fa la cacca completamente nudo perché si sente più a suo agio; da non sottovalutare anche il Circolo dell’Amicizia, che raccoglie alcune amiche che Alice conosce a Milano, tutte straniere e accomunate dalla passione per autocoscienza, sesso tantrico, femminismo e cupcake.
“Alla pari” è però soprattutto il viaggio di Alice, dalla patria a stelle e strisce all’Italia, che cambierà il suo punto di vista sulle cose e le farà capire che siamo noi stessi artefici della nostra vita e le soprese sono nascoste dietro ogni angolo, per quanto buio e pericoloso ci possa sembrare.
VOTO 10 FERMATE: Un libro comodo, confortevole: ci si appassiona poco a poco, quando arriverete alla fine Alice sarà diventata un’amica e non avrete neanche avuto il tempo di rendervene conto.
CITAZIONE: “Matteo, con gli occhialini della piscina indosso, camminava tenendomi per mano e cantando a squarciagola “I am a sex machine”. Si lo so, totalmente inappropriato per un bambino di tre anni ma Tommaso ed Emma, qualche giorni fa, gli hanno creato una playlist di musica solo sua e ci hanno messo canzoni tremende e inadatte che lui adfora, tra cui Sexy and i know it e I am sexy and hot, che, cantate ed interpretate da lui, preferibilmente con la maschera e gli occhialini, sono esilaranti.”