“Stoner” il capolavoro di John Williams (Fazi editore)
William Stoner è un semplice ragazzo di campagna che quasi senza accorgersene inizia una carriera da studente e ricercatore universitario di letteratura inglese. Siamo agli albori del Novecento e la vita di Stoner scorre come un tranquillo affluente di un grande fiume. Studia, si sposa, ha una figlia, compra una casa da tipica middle class americana, insegna letteratura. Eppure la vita di Stoner ha un grande fascino, quello della vita stessa, del suo significato, della sua essenza. La sua esistenza silenziosa, incolore , quasi apatica, scorre con un matrimonio triste e rancoroso, una figlia distante e difficili rapporti con colleghi e familiari; niente sembra andare come sperato nella vita del taciturno professore. In particolare gli episodi dedicati al suo difficile matrimonio con Edith descrivono un profondo conflitto tra i due coniugi, un’insoddisfazione (o fallimento) che riflette tanti altri aspetti della vita del protagonista. Solo da adulto il professore conoscerà il vero sentimento dell’amore, ma, forse, proprio perché autentico, è destinato a finire.
Stoner è principalmente una storia di resistenza e di autenticità: William non perde mai la sua autenticità e la sua silenziosa forza di andare avanti anche se la vita ha posto sulla sua strada poche alternative e poca felicità.
VOTO 30 FERMATE: Da leggere sul treno, in metro, in autobus, su qualsiasi mezzo pubblico vi troviate; Stoner vi porterà in un altro paese, in un’altra epoca. Il romanzo sarà un vostro compagno per diverse tratte, di sera o di mattina riuscirà sempre a spingervi a trovare uno spazio, un momento da dedicare a questa grande storia.
CITAZIONE:”Ma William capì che quelle parole erano rivolte a lui. E in quel momento, chissà come, comprese anche che al di là delle intenzioni, senza neppure saperlo, Edith stava cercando di annunciargli una nuova dichiarazione di guerra.”
Alessandro Luciani