“Come ho incontrato vostra madre” di Gianluca Morozzi (Intermezzi)
Anche se questo si rivela solo il piccolo fondamentale dettaglio che conclude uno scenario surreale, fatto di personaggi pseudo-punk o semplicemente strafatti, a partire dall’Orrido, il vicino di casa rumoroso e lurido che tutti vorremmo avere.
E proprio grazie a lui inizierà un viaggio in una Bologna alcolica e goduriosa, dove nulla è come sembra e soprattutto nessuno è classificabile ad un primo giudizio. Perchè si può raccontare una storia d’amore anche in mezzo a vomito e musica “così orribile da sembrare bella“.
VOTO 10 FERMATE: La collana Ottantamila della Intermezzi sembra fatta appositamente per i brevi percorsi del lettore in mobilità: anche questo racconto non è da meno. Sembra quasi di vivere una piccola fuga onirica di 25 pagine, perfetta per mettere per un po’ in sordina il caos circostante.
Cit. Se c’è una cosa che ho imparato, è che a vestirti elegante tu li spiazzi. Se sei elegante non sanno come prenderti. Vai a una manifestazione, per esempio, vai a sfidare una distesa di manganelli e scudi di plastica vestito da straccione con la kefiah, i piercing, le magliette di Che Guevara, sei morto. Passagli davanti con la camicia di seta, il completo nero, le mani in tasca, il sorriso da bravo bimbo. Sono spiazzati. Non sanno chi o cosa sei. Non ti identificano.