L’ORECCHIO DI MALCO , , , ,

L’orecchio di Malco è il simbolo di ciò che dovrebbe essere la religione cristiana. Per chi non lo sapesse (è inutile che fai il borioso caro Libero, un paio di giorni fa non lo sapevi neanche tu) Malco è un personaggio biblico, uno dei soldati che accompagna Giuda a tradire Gesù. Al momento dell’arresto il fido Pietro si avventa su di lui e gli taglia un orecchio ma Gesù glielo riattacca con maestria. Quest’episodio mostra il valore sul quale si fonda il cristianesimo: il perdono. Una volta assimilata questa storiella potrete avventurarvi nella nuova indagine del commissario Van In.

 

Il Movimento, una setta religiosa il cui scopo è quello di ripristinare gli antichi valori cristiani, uccide un cantante folk accusato di pedofilia. È il primo di una lunga serie di delitti che vedrà protagonisti i suoi adepti in tutto il Belgio. Van In e il suo collega Versavel investigano sull’omicidio, mentre un’altra indagine occupa i loro pensieri: una donna nuda trovata nei giardini pubblici in stato confusionale con addosso un tatuaggio satanista. Scopriranno presto che tra questi episodi vi è un legame terrificante.

Dobbiamo ammettere che non è facile parlare di fanatismo religioso al giorno d’oggi; trattare di una cellula terroristica cristiana offre molti spunti di riflessione. Il Movimento recluta giovani instabili, con una vita difficile alle spalle. Il capo spirituale è Jan Bossier, un milionario che dedica la sua vita a Dio dopo la morte della moglie e della figlia. I seguaci vengono posti davanti a una scelta: disperazione totale o combattere per una causa. Pur di cambiare il mondo, i giovani discepoli sono pronti al dolore e al sacrificio: per sentirsi ancora vivi sono pronti a morire.

Van In rappresenta la razionalità in un mondo corrotto dall’ossessione dell’ideologia. Ha un carattere difficile ma non giunge mai all’aperto cinismo, sebbene la materia dell’indagine sia estremamente confutabile. È un uomo di legge, che intende rispettarla sempre e per sempre. Disdegna l’azione, non sfugge occasione per bere una birra, non è insomma un personaggio da thriller. Conduce i confronti con i suoi nemici cercando il dialogo, il ragionamento. Il suo metodo deduttivo diviene condanna dell’ossessione ideologica, perché se solo i terroristi ragionassero, realizzerebbero che il vero e unico valore cristiano tradizionale da esercitare è quel perdono che non mostrano verso i peccatori.

VOTO 30 FERMATE: La religione e l’esoterismo sono temi ricorrenti nella produzione di Aspe, definito più volte il Simenon fiammingo. In effetti il suo thriller ha una trama ben costruita. Scritto nel 2015, dunque prima degli attacchi a Bruxelles, è basato sulla contrapposizione convenzionale tra bene e male. La sua capacità è di portare il male dalla parte della nostra civiltà, in modo che noi diventiamo l’altro, il diverso che molti guardano con sospetto. Riesce dunque nell’intento di elevare solo ciò che è umano, senza spiritualità e senza sovrastrutture.

Citazione: “L’uomo che si era presentato come Jan Bossier indossava un abito grigio vecchio stile e una cravatta senza fantasia: proprio un reverendo. La mandibola appuntita e le guance scavate tradivano un certo rigore, i suoi occhi emanavano uno sguardo penetrante che incuteva quasi timore. “Setta” fu la prima parola che venne in mente a Van In. Guardò l’uomo, alto di statura, fece un passo in avanti e gli tese la mano.

«Il suo pupillo non è molto loquace, signor Bossier. Forse farei bene a rivolgermi a lei per ulteriori informazioni. Come ha saputo che lui era stato ricoverato in ospedale?».

«Ho telefonato a tutti gli ospedali quando mi sono accorto che Abel non era tornato a casa».

«Tornato a casa?».

«Facciamo vita comune».

Jan Bossier sembrava un po’ come un padre e Abel adesso aveva un nome, ma secondo Van In era finito il tempo in cui i giovani andavano a vivere in una comune. Se il suo primo sospetto era fondato, si trattava proprio di una setta.

«Sarà l’ignoranza probabilmente», disse Van In, quasi viscido. «Ma non conosco la comunità a cui lei si riferisce».

«Viviamo sull’Annuntiatenstraat. Il nostro obiettivo è ristabilire i valori cristiani fondamentali». «Tze, tze!», esclamò Van In.”

 

Libero Iaquinto

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