SFASHION. LA MODA COME NON TE L’HANNO MAI RACCONTATA , , , ,

Premessa: con la moda la sottoscritta ha poco a che fare, l’unica cosa che può vagamente accomunarmi al personaggio di Meryl Streep ne “Il diavolo veste Prada” è il cinismo e nulla più.

E non sono nemmeno una grande fan dei manuali e simili, perché spesso trasudano presunzione e banalità. Ma non è questo il caso. Marina Savarese, alias Morgatta (che è fiera autrice di questo blog), è riuscita a rendere l’argomento moda interessante, divertente e, vi dirò, anche utile.

 

“Sfashion” di Morgatta, Marina Savarese (Morellini editore)

Marina ama la moda, di quell’amore “artigiano” che trasforma un interesse in una passione di vita; per questo è in grado di raccontarla (con l’aiuto di altri esperti), di spiegarci come si è evoluta nel tempo e di svelarci i meccanismi, a volte un po’ marci, che si nascondono dietro questo mondo magro e dorato.

E poi ci sono i fashion blogger, che non sono degli idoli ma solo dei furbi che spesso hanno gusti peggiori di noi comuni mortali, e i must have, quei capi che per anni ci hanno fatto passare per indispensabili in ogni armadio che si rispetti, ma che non sono così fondamentali e soprattutto (e finalmente qualcuno lo dice) NON STANNO BENE A TUTTI. Se hai i fianchi larghi e la pancetta il mitico tubino nero ti fa sembrare un insaccato, con buona pace di Audrey e di chi per lei..

La caratteristica migliore di questo libro, oltre a ironia, buona scrittura e scorrevolezza, è la sensazione di pace che ti lascia: non siamo chiamate ad essere perfette, ma solo a sentirci bene, non ci sono regole valide per tutti e tutte (a parte forse qualche orrore: no alle sopracciglia ad ali di gabbiano, ad esempio), la diversità è solo una ricchezza.

“Sfashion” ci racconta anche che la moda ha una sua etica, così come l’atto dell’acquistare: moderare le quantità, preferire qualità, artigianato e buone materie prime, perché non serve riempire la casa di schifezze che si rovinano in pochi mesi e ci stanno pure male.

VOTO 10 FERMATE: Da leggere di filato come un romanzo o da consultare in base alle necessità, il libro si adatta bene alla lettura metropolitana, anzi potrebbe favorire la formazione di un ottimo gusto estetico basato sull’osservazione di tutte le cadute di stile che ci circondano. Però evitate di far notare al vicino di posto in autobus che i fantasmini ai piedi sono un orrore: potrebbe non reagire con diplomazia.

CITAZIONE: “Perché quelli della moda si prendono troppo sul serio, perché il 90% delle fashion blogger dispensa consigli di stile senza guardarsi allo specchio, perché ci hanno fatto una testa così con i must have e con l’eleganza a tutti i costi quando non è necessaria, perché ogni anno ci propinano cose orribili spacciandole per super-trendy, perché si produce e si consuma in maniera compulsiva, perché stagionalmente ci fanno venire le paranoie per l’estetica vendendoci un ideale di bellezza irreale. Ora basta.”

Flavia Capone

Anno

Casa Editrice

Pagine