UN ITALIANO VERO. LA LINGUA IN CUI VIVIAMO , , ,

Una lingua che cambia è una lingua che si sporca? I neologismi deturpano il nostro vocabolario o lo arricchiscono? Dobbiamo preoccuparci per lo stato di salute della grammatica e per il suo futuro? Di questo parla Antonelli nel suo nuovo libro e ha idee molto chiare in merito. L’italiano perfetto non esiste. Una lingua viva per sua natura si evolve continuamente. Se così non fosse sarebbe destinata a morire. I cambiamenti che avvengono sono legati all’uso che i parlanti fanno della lingua stessa.

 

Le modifiche più evidenti degli ultimi anni derivano dall’evoluzione tecnologica: chat, messaggi, e-mail e social network. Ormai tutti noi non solo parliamo quotidianamente l’italiano, ma lo scriviamo. Se da una parte il digitare frenetico sulle tastiere degli smartphone ha portato a un uso smodato di abbreviazioni e a un abbandono della punteggiatura, d’altro canto ha riavvicinato le persone alla scrittura, passata di moda dopo l’avvento del telefono.

Antonelli attraverso i cambiamenti della nostra lingua ci racconta la società di ieri e di oggi. Al termine della lettura dei simpatici test ci rivelano il nostro grado di conoscenza della lingua italiana in tutti i suoi aspetti.

VOTO 30 FERMATE: È un libro che tratta un argomento complesso e affascinante in modo chiaro e divertente. Gli aneddoti e le battute di cui è pieno fanno sì che si legga abbastanza velocemente senza dover stare nella silenziosa concentrazione di una biblioteca o di un’aula studio.

CITAZIONE: Bisogna farsene una ragione: il purismo alle lingue fa male. Cercare di arrestare artificialmente l’evoluzione di una lingua significa indebolirne l’indole fino a metterla a repentaglio. […] In quest’ottica va visto il ricorso, talvolta inevitabile, alle parole d’origine straniera e ad alcuni neologismi, indispensabili per fare dell’italiano una lingua moderna.

Flaminia Gambini

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