WRONG , , , , , , , , , , ,

Skeleton Monster: questo nome suggerirà ai più poco o nulla, ma questa crew di artisti della grafica e del fumetto hanno la stessa dirompenza degli Avengers o di quei super gruppi rock che quando vanno in tour mobilitano folle oceaniche. Agli stadi e i maxi schermi gli Skeleton Monster non sono arrivati (per ora) ma, tra un happening e l’altro, Fabrizio De Tommaso, Werther Dell’Edera, Antonio Fuso, Gud, Emilio Lecce, Lorenzo Magalotti, Giorgio Pontrelli e Stefano Simeone hanno deciso di prodursi un bel tometto, tutto sui toni del grigio.

 

“Wrong” di Skeleton Monster (autoproduzione)

Si chiama WRONG ed è una creatura multiforme, composta di 8 storie scritte e disegnate da ognuno di loro; non è un’opera collettiva, neanche una raccolta dei lavori migliori, WRONG è uno spettacolo circense su carta, un’occasione per divertire e divertirsi come fanno i giocolieri sulla fune: la tendono, tolgono la rete (altrimenti non c’è gusto) e saltano, felici, matti e spensierati, esibendosi nel loro numero migliore. Questa fune è il concetto di “wrong” che, tirato, distorto, aggirato o impiegato come espediente, lega le 80 tavole in un’opera travolgente, dove assurdo, cattiveria, paradosso, poesia e realismo si mischiano straordinariamente bene.

VOTO 20 FERMATE: Come per i racconti brevi, tanto amati da queste parti e comodissimi per chi preferisce la lettura alla bacheca di Facebook durante i trasposti quotidiani, WRONG si adatterà benissimo alla lettura in mobilità: questo bel quadratino starà benissimo nella vostra borsa e vi accompagnerà, con la sua follia, in giro per la città, che potreste confondere con quella descritta e disegnata nel volume.

Attenzione: non siate ingordi, godetevi quest’opera prelibata a piccoli assaggi, altrimenti potrebbe finire nell’arco di un viaggio in tram.

Giovanni Villani

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