“Rondini per formiche” di Giorgio Ghiotti (nottetempo)
Giorgio Ghiotti racconta una storia semplice, un giovane di provincia che scopre se stesso, la sua sessualità e prova a capirsi ed accettarsi, come è giusto che capiti a tutti i giovani. Forse con qualche difficoltà in più, per una figura di madre fragile e ingombrante di cui lui e la sorella devono prendersi cura come si fa con un uccellino caduto dal nido.
La scrittura di Ghiotti si riconferma potente e ricca, in una maniera che fa quasi paura se pensiamo che ha solo 22 anni, e anche le esperienze lontane e diverse dalle proprie colpiscono e diventano universali, trasportando il lettore tra quelle quattro mura, accanto a Tommaso, con lui in palestra e dietro i suoi occhi spalancati, spaventati e insieme coraggiosi.
VOTO 20 FERMATE: Un romanzo breve ma molto denso, che cattura totalmente e commuove; le venti fermate non servono per smaltire il numero di pagine ma per sostenere la valanga di emozioni.
CITAZIONE: “Ti porto a vedere le lucciole, dice Luca. Non abbiamo bisogno di alcun navigatore né di Tutto Città, ci piace girare per ore in macchina e perderci, poi fermarci sotto i palazzoni grigi e chiusi di Corviale, un chilometro di cemento senza balconi – il Serpentone. Questo posto ci appartiene e a volte penso che, prima di morire, arriveremo qua sotto con la Punto per andarcene in pace e saldare ogni debito, perché il tramonto a Corviale è meraviglioso e la luce si scioglie sui prati con le siringhe e i cuori sulle panchine e i cani sciolti a seguire una traccia.”