Siamo tutti Gaia, questo sarebbe lo slogan perfetto: la vita ci colpisce con sonori cazzotti e ogni tanto ci regala insperati momenti di serenità; tutto sta nel provare a trovare un equilibrio tra la pace e l’attacco di panico. Questo è quello che fa la protagonista, che ci racconta le sue giornate alternando aneddoti grotteschi e momenti drammatici, abbassando le difese del lettore con una battuta per poi fare spazio alla cruda realtà, fonte di stravolgimenti emotivi non trascurabili.
Venezia, Mestre e “il paese” non sono solo uno sfondo, ma paesaggi “parlanti”, in grado di stimolare e rispecchiare l’umore di Gaia, di interagire con le sue giornate e offrirle spunti di analisi sulla vita.
Alla fine della lettura prevale un grande senso di tenerezza, qualche lacrima e altrettante risate, segno che la storia di Gaia lascia una traccia ed è in grado di sorprendere, sfuggendo così il pericolo dell’ennesimo racconto sulla precarietà dei trentenni di oggi.
VOTO 30 FERMATE: La scrittura di Ginevra Lamberti culla come una fiaba, è molto adatta al viaggio, con il suo procedere ritmico e coinvolgente. Godetevi la sua perizia dell’uso del linguaggio e l’ironia malinconica che rende Gaia tanto affascinante.
CITAZIONE: “Allora io su questa abitudine dei lavoretti ci ho riflettuto e mi sono convinta che funziona così, in pratica tu cresci e, se resti gravida, ti sequestrano e, intanto che sei gravida, ti portano a frequentare un corso segreto della CIA per mamme. A questo corso segreto della CIA, ti insegnano a tirare bene le lenzuola quando rifai i letti. Poi ti impiantano una macchinetta nel cervello che è come una piccola bomba ad orologeria che esplode quando compi cinquant’annni. Quel giorno, o tutt’al più il giorno dopo i festeggiamenti, tu ti alzi e vai a recuperare un libro con dentro un corso di giardinaggio e un libro con dentro un corso di découpage. Da lì in poi non finisce più, ti trasformi in un’invasata della botanica e del bricolage casalingo”.
Flavia Capone