Lorenzo è un giovane pubblicitario, non particolarmente entusiasta e talentuoso nel suo campo ma appassionato di cucina; conosce Claudia, anche lei dello stesso ambiente lavorativo, che è tutto ciò che a lui manca: fantasia, intraprendenza, capacità di rischiare e vendersi. La sposa, per un po’ funziona poi le cose peggiorano; fin qui tutto normale, ed in effetti l’inizio del romanzo ha dei tratti decisamente comuni. Fino a che, grazie ad un amico storico e fraterno, il nostro protagonista bussa alla porta di un club molto esclusivo, che gli cambierà la vita.
Cosa c’entrano i gatti, vi chiederete? I gatti, anzi la “gattosità”, se mi passate il termine, è la molla che spinge Lorenzo ad invertire la rotta, a dedicarsi alle proprie passioni, ad assumere nei confronti della vita e degli altri gli atteggiamenti tipici dei felini: rilassatezza, autostima, istintività e soprattutto totale menefreghismo.
Da ragazzo timido, insicuro e fondamentalmente buono, si trasformerà pian piano in un uomo di successo, ricco, fortunato, altezzoso…ma a che prezzo? E per quanto riuscirà a reggere questa maschera?
Un romanzo nuovo, una storia diversa da quelle che mi è capitato di leggere ultimamente: Pirazzini ci trascina in questo vortice “gattesco” (scusate ma non riesco a smettere di inventare neologismi a tema), tenendoci col fiato sospeso, commuovendoci e spaventandoci, fino ad un finale che non a caso definirei “col botto”.
Una cosa è certa: non guarderete più il vostro micio, o anche solo i randagi che vi attraversano la strada, allo stesso modo.
VOTO 30 FERMATE: “Gattoterapia” richiede una lettura approfondita e attenta, ma non troverete difficoltà perché la scrittura di Pirazzini è molto chiara e coinvolgente. Se vi capiterà di sentire il bisogno di miagolare, ricordatevi che siete su un autobus, potreste raccogliere sguardi quantomeno sorpresi.
CITAZIONE: “Allora funziona davvero. Forse funziona anche per me. La paranoia, la paura, l’angoscia quotidiana hanno una cura: la gattoterapia. Fregarsene. Belli, eleganti,sinuosi, camminare via da ogni preoccupazione. Un presente declinato al singolare. Gli psicoanalisti dovrebbero brevettarla: la gattoterapiaè un mondo di individui che, accidentalmente, condividono lo stesso pianeta.”
Flavia Capone