Ecco la seconda: un ragazzo si appresta ad entrare in ufficio con i Pink Floyd nelle cuffie. È un tipo strano, orfano di padre, con le sue manie, di quelli che non camminano mai dove già hanno camminato gli altri e tendono a non mostrare le loro emozioni. Il suo nome è Frisu e lavora presso un’agenzia che seleziona quali pubblicità possano avere effetto e quali no. Ha una relazione platonica con la sua collega Lidia, che tenta in tutti i modi di scrollargli di dosso il suo torpore.
In che modo le vite di Nico e Frisu entreranno in contatto? Nico è un personaggio tutt’altro che raccomandabile. Attraverso un programma informatico elaborato da Cisco, il suo hacker di fiducia, scopre in che modo l’organizzazione ricicla il denaro sporco e dunque studia un piano per saccheggiarla. Gli scagnozzi presentati in precedenza non avevano poi tutti i torti! Nico utilizza tutti i personaggi come pedine del suo piano. Non esita a minacciarli e muovere i fili come fosse un burattinaio contro il quale non ci si può ribellare, del resto il patrimonio della Costellazione è immenso. Che ruolo avrà Frisu in tutto questo? Lo lascio scoprire a voi.
VOTO 20 FERMATE: Quando ho scoperto che Ugo Lucchese lavora presso una filiale bancaria non ho fatto fatica a crederci. Le intricate vicende finanziarie e informatiche sono frutto di una mente appassionata alle storie di spionaggio. La storia segue due flussi temporali che si alternano, mostrando le vicende di Nico e Frisu scollegate tra loro. Dopo una prima parte più lenta il racconto si ravviva grazie alla congiunzione temporale e ad un finale assolutamente sconvolgente.
CITAZIONE: Cisco non rispose per una lunga decina di secondi. L’anonimato reciproco che aveva da sempre caratterizzato la sua collaborazione con Nico lo aveva soddisfatto e tenuto lontano dai guai. Agendo nell’ombra non si esponeva ai pericoli ai quali, invece, Nico andava spesso incontro a testa bassa. Aveva evaso tutte le richieste che gli venivano fatte tenendosi a comoda e sicura distanza e non avvertiva alcuna necessità di approfondire la conoscenza del suo interlocutore. D’altro canto, considerò che Nico non aveva mai spinto per un incontro faccia a faccia e, se insisteva per vederlo e si trovava in una situazione tanto precaria da costringerlo a fargli una richiesta simile, doveva avere qualcosa di grosso per le mani.
Libero Iaquinto