Marie-Laure e Werner, sono due ragazzi che vivono i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale da punti di vista diametralmente opposti. Marie-Laure è una giovane parigina, coraggiosa e curiosa con un grande handicap dall’età di 6 anni: è cieca; questo la porterà ad esplorare il mondo intorno a lei con gli altri sensi e attraverso l’immaginazione. Dopo l’invasione nazista fugge con il padre nella piccola cittadina costiera di Saint-Malo dove dovrà lottare con il buio della guerra, cercando di sopravvivere con l’essenziale.
Werner è un ragazzo tedesco, silenzioso e timido che vive in un orfanotrofio, inizialmente senza grandi pretese per la sua vita; scoprirà invece di avere un talento nel maneggiare, costruire e riparare radio. Tale abilità lo porterà prima in un collegio della gioventù hitleriana e poi in prima linea, in Russia e poi in Francia. Entrambi cercano una loro dimensione nella distruzione che li circonda, una luce finché le loro strade si toccano tra i bastioni distrutti di Saint-Malo.
VOTO 40 FERMATE: “Tutta la luce che non vediamo” vi terrà compagnia per molte fermate e vi scalderà un po’ il cuore durante le fredde mattine di inizio inverno.
CITAZIONE: “Marie-Laure procede lungo la linea dell’alta marea, all’inizio quasi a quattro zampe, e immagina la spiaggia che si estende in entrambe le direzioni, che gira attorno al promontorio. Immagina alle proprie spalle le mura della città, i bastioni svettanti, il rompicapo di strade. Di colpo ogni cosa è piccola come nel modellino di papà.”
Alessandro Luciani