IL BELLO E LA BESTIA. SIMPLE E MADAMA , , ,

La bella e la bestia è un classico senza tempo che parla di come l’amore vada oltre le apparenze, riuscendo a fare breccia nella corazza che gli uomini si creano per paura di essere feriti… Come? Cosa dite? Aaah, è Il bello e la bestia?! Scusate, ho sbagliato racconto!

Beh, diciamo che le trame si assomigliano molto. Ma se questa volta fosse proprio la fanciulla a tramutarsi in un’orrenda bestia? (I disneyani avranno colto la citazione).

 

“Il bello e la bestia” di Simple e Madama (Magic Press edizioni)

Lorenza Di Sepio, in una piccola analisi di coscienza, ammette che a volte anche noi ragazze possiamo essere un po’ bestie. Ed ecco che nasce questo fumetto, ironico e divertente, che ribalta una delle favole più famose e amate immaginando che “la bella” sia un fanciullo gentile e amorevole, mente “la bestia” una ragazza insopportabile, acida, e antipatica.

Un apprezzabile calco del capolavoro Disney, rielaborato dalla fantasia e dall’inventiva dell’autrice che trasforma Lumiére e Tockins in oggetti molto meno nobili e Gaston in una fanciulla fanatica e altezzosa sempre accompagnata dal suo fedele scagnozzo, il mesto Frienderico.

Un tratto semplice e morbido per raccontare situazioni altrettanto semplici in cui ciascuno di noi si può rispecchiare. Lorenza ha cominciato a pubblicare i suoi sketch su Facebook, forse senza immaginare il successo che sarebbe arrivato, proprio grazie alla “banalità” (passatemi il termine) delle situazioni. Molto carino da regalare alla propria bestiolina del cuore per farsi qualche risata insieme a lei (sì, anche a me l’hanno regalato… beh, che vi ridete?). Attenzione: sconsigliatissimo se la bestia in questione tra i vari difetti ha quello della permalosità.

VOTO 10 FERMATE: Davvero perfetto per gli spostamenti metropolitani. Un volumetto agile, una storia semplicissima da seguire che non richiede particolare concentrazione. Il tocco fiabesco che ha, con castelli, principi e oggetti parlanti, ci strappa per qualche momento dal grigiore della metro e dalla confusione del bus.

CITAZIONE: “La ciambella che le aveva offerto la fata era davvero una ciambella incantata e, come una clessidra, si sarebbe sbriciolata lentamente, scandendo il tempo della principessa ormai Bestia. Se avesse imparato ad amare e fosse riuscita a farsi amare a sua volta prima che fosse caduta l’ultima briciola, l’incantesimo si sarebbe spezzato.  In caso contrario, sarebbe rimasta una Bestia… per sempre. Col passare degli anni, la principessa cadde in preda allo sconforto e perse ogni speranza… chi avrebbe mai potuto amare una Bestia?”

Flaminia Gambini

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