FAT SHAME. Lo stigma del corpo grasso | Maura Gancitano racconta il libro di Amy Erdman Farrell 8 Dicembre 2020 – Posted in: Interviste

“Fat shame. Lo stigma del corpo grasso” di Amy Erdman Farrell è il primo saggio sulla grassofobia ad uscire in Italia nell’edizione Tlon tradotta da Dorotea Theodoli.

Ne abbiamo parlato con Maura Gancitano, filosofa ed editrice di Tlon.

Questo libro fa parte di una riflessione, che Tlon porta avanti da un po’ di anni, sul corpo, in particolare femminile e non conforme, e sui suoi condizionamenti. “Abbiamo deciso di pubblicare “Fat Shame” un paio di anni fa perchè ci sembrava un libro piuttosto completo e perchè di grassofobia si parla ancora molto poco. (…) Lo abbiamo scelto per la sua credibilità, ci interessava fornire uno strumento di riflessione.”

“Quello che l’autrice fa è spiegarci come siamo arrivati a percepire i corpi grassi in questo modo, perchè fino a prima del colonialismo non era così.”

“La body positivity in origine (anni ’70) portava avanti l’idea che tutti i corpi sono validi, che non abbiamo il diritto di associare ai corpi un giudizio di valore.” “Le persone grasse subiscono una discriminazione costante che tocca tutti i settori della vita e crea problemi di salute mentale. E’ un sistema culturale molto difficile da rompere.”

“Le connessioni tra fisico e cittadinanza sono rilevanti soprattutto in un periodo come il nostro, in cui un’angoscia nazionale per “l’epidemia di obesità” ottiene attenzioni e risorse straordinarie, facendo concorrenza per la prima pagina a notizie ben più impellenti. Addirittura, la letteratura popolare e quella scientifica affermano spesso che il corpo americano mette gli Stati Uniti più in pericolo di cose come il crollo economico, le guerre in corso o i problemi di riscaldamento globale, inquinamento o altre forme di declino ecologico. Abbiamo una cultura molto “attenta al grasso”, eppure ci preoccupiamo poco dei significati culturali che gli attribuiamo, o di come essi influiscano sulle esperienze di vita delle persone grasse e anche sul discorso che circonda una tale “crisi di salute”. Fat shame cerca di evidenziare questo silenzio attraverso una ricerca che parte dalle radici della nostra idea contemporanea di grasso, esplora i modi in cui questa narrazione culturale permane ancora oggi e analizza voci e azioni di quelli che si sono opposti all’idea dominante per difendere i diritti e l’identità della persona grassa.” “Fat shame. Lo stigma del corpo grasso” Amy Erdman Farrell